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Per le vacanze pasquali un ottimo itinerario in camper, che si presta anche per i bambini, è quello che riporto di seguito. Si divide tra Toscana ed Emilia Romagna.
Pasqua in Toscana ed Emilia in camper. Ecco un breve riassunto:
In Firenze i bambini avranno la possibilità di visitare una delle città più famose e affascinanti d’Italia in fatto di arte e architettura.
Di conseguenza palazzi, logge, chiese, piazze, ponti, musei lasceranno la loro piacevole impronta nella memoria dei tuoi bambini. Questo è certo!
A Certaldo i ragazzi invece potranno toccare con mano la casa di Boccaccio. E vedere alcune sue opere e manoscritti. Questo non farà che aumentare la magia del poeta ai loro occhi portandoli a godere dei suoi scritti, che si sono studiati o si andranno ad approfondire a scuola.
Il fascino continua a Monteriggioni, borgo fortificato racchiuso nelle mura, su una placida collina, dove il tempo si è fermato al Medioevo.
Momenti conviviali e di antiche tradizioni li potrai trovare a Greve in Chianti, per poi arrivare a rilassarti nelle calde acque termali di Bagno di Romagna.
Ultima tappa: uno dei Borghi più belli d’Italia, Brisighella, in provincia di Ravenna. Anche qui i bambini si divertiranno a scorrazzare tra le attrattive più significative del paese.
1° giorno: Firenze
Partenza per Firenze. Parcheggio nel viale Galilei, a Prato, a soli cento metri dalla stazione ferroviaria di Porta al Serraglio. In circa mezz’ora arrivo alla stazione di Santa Maria Novella, in pieno centro a Firenze.
La visita all’incantevole città toscana può iniziare, qui si trovano alcuni tra i maggiori capolavori artistici e architettonici del Rinascimento. Se magnifico è il Duomo, dalla grandiosa cupola ad opera del Brunelleschi, la prima a quel tempo di tali dimensioni, stupefacente è il battistero.
Merita una passeggiata sul Ponte Vecchio e da dove si ammira il favoloso panorama del fiume Arno tra le antiche gioiellerie, esse stesse attrazione per i numerosi turisti, insieme alle decine di prestigiosi palazzi, le chiese, le armoniose architetture fiorentine che ovunque fioriscono in città e i musei, prosperi di preziose opere d’arte e celebri affreschi.
Una curiosità sul Ponte Vecchio: al tempo della dinastia dei Medici, fu ideato un corridoio segreto per collegare il Palazzo degli Uffizi all’altra sponda dell’Arno. Serviva per permettere la fuga ai Signori in caso di pericolo.
Nel tardo pomeriggio visita a uno dei più prestigiosi musei italiani: la Galleria degli Uffizi.
Dopo la visita, cena in un ristorantino del centro. Spesso si può assistere agli spettacoli musicali allestiti tra le arcate del Ponte Vecchio e nella stupenda Piazza della Signoria.
Prima del ritorno visita alla bellissima chiesa di Santa Maria Novella ancora aperta. Rientro a Prato in treno.
2° giorno: Prato – Certaldo
Visita del centro storico di Prato. La Fontana del Bacchino nel cortile del municipio è il simbolo della città. Da non perdere il duomo romanico in stile fiorentino. La facciata tardo gotica, dalle bicromie verdi e bianche, tipiche delle chiese toscane, così come i pregiati affreschi e le sculture la rendono uno degli edifici più apprezzati della città. A rendere la visita ancora più piacevole sono i negozietti e i locali del centro, tutti molto curati.
Nel pomeriggio partenza per Certaldo, sempre nella provincia fiorentina, a circa sessanta chilometri a sud di Prato. Si tratta del suggestivo borgo medievale che diede i natali al poeta Giovanni Boccaccio.
Parcheggio nell’area di sosta proprio ai piedi del borgo. Giretto nel suggestivo paesello.
3°giorno: Certaldo – Monteriggioni – Greve in Chianti
Visita al grazioso centro storico di Certaldo. Il borgo è situato su un colle e fa parte dei comuni cui è stata riconosciuta la Bandiera Arancione dal Touring Club Italia, un riconoscimento alle località che si distinguono per la qualità della proposta turistica, culturale, enogastronomica e ambientale.
La parte bassa è di epoca recente, mentre la parte alta è costituita dall’antico nucleo medievale ed è racchiusa tra alte mura. Vi si può accendere da tre porte d’ingresso.
Da non perdere la casa‑museo del Boccaccio. Si respira un’aria magica, come se il tempo fosse tornato indietro alla Firenze del Trecento. In quegli anni lo scrittore compose il Decamerone, la raccolta di novelle ambientate nel periodo della peste nera in cui sette fanciulle e tre giovanotti scappano dalla città e dal flagello dell’epidemia per rifugiarsi sulle colline, lontano da tutti e da tutto. Decidono di passare il tempo inventando e raccontando, a turno, delle storie: le novelle, per l’appunto. Nelle bacheche sono esposti i manoscritti dell’autore.
Poco più avanti si trova il ragguardevole Palazzo Pretorio che custodisce antiche opere d’arte e nel quale vengono frequentemente allestite mostre tematiche ed eventi.
Per gli orari di apertura e le tariffe puoi guardare qui
Il paese è davvero tranquillo, la quiete è interrotta solo dal canto degli uccelli. E di tanto in tanto anche dalle voci dei nostri bambini che si divertono a scorrazzare per le antiche vie.
Nel mese di luglio a Certaldo si svolge Mercantia, il festival internazionale del teatro di strada, in cui musica, spettacoli e artigianato artistico valorizzano il borgo.
A settembre, invece, si svolge una tradizionale rievocazione storica ispirata alle novelle del Boccaccio.
Dev’essere favoloso partecipare alla festa e immedesimarsi in un personaggio del XIV secolo.
Nel tardo pomeriggio spostamento verso l’affascinante Monteriggioni, questa volta in provincia di Siena, vale a dire a una trentina di chilometri in direzione sud‑est.
Monteriggioni è uno dei più significativi borghi fortificati delle colline senesi. Edificato dai senesi agli inizi del 1200 a scopo difensivo, si trova in una posizione strategica da cui domina tutto il territorio circostante e, incredibilmente, è ancora perfettamente intatto.
La cinta muraria è composta da quattordici torri e due grandi porte. Più che la fortificazione, ad attrarre i bambini sono un falconiere e i suoi magnifici esemplari dai possenti artigli, in un’esibizione che coinvolge grandi e piccini.
Qui ogni anno, a luglio, si celebra una speciale rievocazione, la Festa medievale di Monteriggioni. Si ritorna all’epoca medievale, le strade si riempiono di popolani in costume, artigiani e nobili cavalieri. Danze, musiche, performance dal vivo, duelli, spettacoli per bambini, acrobati, tamburini e cantastorie rievocano le atmosfere di un tempo. Dell’epoca sono anche i sapori, perché le taverne, i ristoranti e le osterie fanno del loro meglio per ripescare le antiche ricette e condurre i visitatori nel passato.
Puoi vedere qui gli eventi in corso
Terminata la visita si prosegue per la SP222 Chiantigiana per una cinquantina di chilometri, attraverso le suggestive colline ricoperte da vigneti e uliveti, fino a Greve in Chianti. Sosta per la notte nel parcheggio per camper in via Montebeni, gratuito e illuminato, molto comodo, a circa un chilometro dal centro.
La zona è così tranquilla e sicura che i bambini possono giocare fuori in tutta libertà.
4° giorno: Greve in Chianti
Greve in Chianti viene spesso descritta come una piccola città dall’atmosfera caratteristica, vitale e dinamica, un autentico gioiello artistico e storico. Anche qui regnano i deliziosi sapori della regione.
La domenica di Pasqua, terminata la celebrazione nella chiesa di Santa Croce, in fondo alla principale piazza Matteotti, si può assistere al tradizionale volo della colombina. La colombina è appesa a un filo che attraversa la piazza da parte a parte e, come da tradizione, dall’esito del volo si capirà se la stagione sarà o meno propizia.
Caratteristici sono i portici, che fanno da cornice alla caratteristica piazza dalla forma triangolare, pavimentata in pietra. Qui è possibile fare un po’ di shopping nei negozi di prodotti tipici e nelle botteghe artigiane.
5° giorno: Bagno di Romagna
Giornata di riposo e svago. Pranzo all’area di sosta, poi i bambini possono giocare liberamente
Nel tardo pomeriggio spostamento a Bagno di Romagna, nella provincia di Forlì‑Cesena, passando per una tortuosa strada che attraversa gli Appennini tosco-emiliani. Sosta nel raffinato centro benessere di questa località termale.
A Bagno di Romagna sono presenti ben tre moderni centri termali, oltre a numerosi hotel ciascuno dotato della propria sorgente termale. L’acqua, che qui sgorga fin dai tempi dei Romani a una temperatura che va dai 37° ai 49°C, possiede benefiche virtù e un concentrato di elementi naturali attivi che curano e prevengono alcune malattie e attivano le difese naturali dell’organismo.
Notte al parcheggio nei pressi della struttura, accanto al torrente.
6° giorno: Bagno di Romagna – Brisighella
La mattina visita alla turistica località termale immersa nel verde dell’Appennino romagnolo: un luogo molto quieto e dall’aria fresca e pulita.
Per i bambini c’è il Parco degli gnomi, con tanto di casette e curiose e minute dimore. A stimolare la fantasia dei piccoli visitatori ci sono qua e là dei cartelli che raccontano la storia di queste magiche creature e dei sentieri da percorrere alla loro scoperta. Munendosi di mappa e penna si possono seguire gli indizi e arrivare alla soluzione: una piacevole attività nella natura, adatta a tutti.
Spostamento a Brisighella, in provincia di Ravenna. Si tratta di un affascinante e peculiare borgo situato ai piedi dell’Appennino romagnolo, tra torri e colline. Anch’esso fa parte dei Borghi più belli d’Italia e ha ricevuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Merita senz’altro una visita. La principale attrazione del borgo è la Via degli Asini, una strada sopraelevata, coperta e illuminata da grandi aperture ad arco, dalla diversa ampiezza. Costruita nel XIV secolo come baluardo difensivo, veniva utilizzata come camminamento per le guardie e come via di comunicazione. In seguito venne coperta e inglobata nelle abitazioni dei birocciai, gli uomini che guidavano i carri trainati dagli asinelli per il trasporto del gesso dalle cave. Da qui la via prese il suo nome. Passeggiare lungo questa via coperta è un po’ come percorrere il tempo a ritroso.
I tre pinnacoli gessosi che sovrastano il paese meritano anch’essi una visita. Con i bambini è molto divertente salire i circa quattrocento gradini che conducono alla torre dell’orologio, risalente al XIII secolo. Da qui il panorama è indimenticabile. L’ingresso è gratuito.
Sul secondo pinnacolo svetta la Rocca Manfrediana, o Veneziana, eretta e fortificata nel 1310 dai veneziani. Dalle torri circolari si poteva controllare tutto il territorio circostante. All’interno è allestito il museo L’uomo e il gesso, un percorso tematico che consente di conoscere la storia di questo territorio.
Durante l’anno nel paese di Brisighella si svolgono molti eventi.
Uno dei più suggestivi è messo in scena a giugno: la Brisighella medievale 1413, una rievocazione storica dell’anno di costituzione della contea del borgo.
Vuoi raccontarci un tuo entusiasmante, particolare o travagliato itinerario in Toscana in camper? Contattami e sarò felice di pubblicarlo con il tuo nome e farlo conoscere alla community dei camperisti.
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