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Toscana in camper con i bambini. Ecco l’itinerario di 10 giorni in estate.
1° giorno: Cecina.
Come prima tappa della nostra vacanza in Toscana in camper con i bambini scegliamo il mare di Cacina.
A sud del paese si trova la Riserva statale dei Tomboli, una bellissima pineta che si sviluppa lungo una fascia costiera di circa trecento metri. Questo grande parco è attraversato da una stradina sterrata di cinque chilometri, percorribile in bicicletta, lungo la quale si snodano numerosi sentieri che arrivano fino al mare. Ci sono alberi secolari bellissimi e sono presenti anche attrezzi per l’attività fisica. I bambini hanno di che divertirsi!
Si può pranzare sui tavolini in legno nella pineta, piacevolmente fresca, per poi spostarsi fino alla spiaggia. Il frinire delle cicale, il gran caldo, il profumo della pineta e l’acqua frizzante del mare rendono la giornata d’estate una splendida occasione di vita in famiglia all’aria aperta.
Nel tardo pomeriggio spostamento verso sud, fino a Punta Ala, a una settantina di chilometri, in provincia di Grosseto. Sistemazione nel campeggio, completamente immerso nella pineta.
Qui l’accesso alle auto non è consentito e questo lo rende un luogo davvero tranquillo. Il campeggio è ben fornito, c’è tutto ciò che serve: negozi, parrucchiere, chiesetta, ristorante, pizzeria e due zone giochi, in una delle quali non mancano i videogiochi, le carambole e la pista per le macchinine elettriche.
C’è anche un fantastico team di animatori che fa del proprio meglio per intrattenere gli ospiti fino a mezzanotte. La spiaggia è piccola e piuttosto affollata, ma il fondale è basso e l’acqua limpidissima, quindi la situazione ideale per i bambini, che infatti trascorrono l’intera giornata tra bagni e divertimenti.
2° giorno: Punta Ala
Giornata di relax al mare.
La sera il gruppo di animazione intrattiene gli ospiti con la “baby dance”, piacevoli spettacoli di pagliacci e stupefacenti giocolieri.
3° giorno: Punta Ala
Partenza per Punta Ala in bicicletta e visita della cittadina. Pomeriggio di riposo e svago al mareggi bambini si divertono molto a giocare con la sabbia e nell’acqua bassa.
La sera i bambini si possono scatenare di nuovo nei balli.
4° giorno: Castiglione della Pescaia-Orbetello
Partenza per Castiglione della Pescaia, distante circa venti chilometri. Il paese si rivela subito un borgo affascinante, sia per le sue evocative case in pietra che per le vie lastricate e perfettamente curate, nonché per il bellissimo castello arroccato sulla collina.
Castiglione risale all’epoca degli Etruschi, come testimoniano le tombe ritrovate nel territorio circostante. Successivamente, furono i Romani a realizzare qui importanti opere, come strade e acquedotti. Nel XII secolo l’abitato passò sotto la Repubblica di Pisa e vennero costruite le mura di difesa e le torri di avvistamento, mentre nel XV secolo gli Aragonesi costruirono la rocca difensiva. Come sempre accade, conoscere la storia dei luoghi che visitiamo mi porta ad apprezzarli ancora di più. Con un po’ di fantasia puoi portare i bambini a rivivere nel passato: da cortigiani, prìncipi, cavalieri, dame, musici…
Si possono percorrere le ripide viuzze sotto il sole cocente, tra i profumi degli oleandri, fino ad arrivare in cima alla rocca. Da qui si costeggiano poi le mura, ammirando lo splendido panorama del mare, dei tetti del paese e della vasta area verde che lo circonda. Anche se nel primo pomeriggio il borgo non è per niente affollato, forse non è l’orario più indicato per visitarlo durante la stagione estiva.
Spostamento a Orbetello una sessantina di chilometri verso sud.
Arrivati fin qui è possibile visitare l’Argentario dove si può trovare una vegetazione altrettanto interessante e un’oasi del WWF abitata dai daini: il Tombolo di Feniglia.
Parcheggio all’area di sosta Le Miniere, solo pochi chilometri dopo Orbetello, vicino a Porto Ercole.
5° giorno: Tombolo di Feniglia
Visita al Tombolo di Feniglia. Il Tombolo è lungo circa sei chilometri ed è attraversato per tutta la sua lunghezza da una strada sterrata, percorribile solo a piedi o con le bici. Le stradine laterali sulla destra portano alla spiaggia, quella a sinistra conducono alla laguna interna. Il tombolo è completamente coperto dalla pineta spontanea e anche la spiaggia è piuttosto selvaggia, ma adatta ai bambini, che sono liberi di correre liberamente. La sabbia è chiara, il fondale è basso. Il mare è limpidissimo.
Un vero piacere stare qui! Un bel divertimento per i bambini.
Non ci sono stabilimenti balneari, solo vicino al parcheggio per le auto c’è una spiaggia attrezzata con ogni tipo di servizio.
In una zona del Tombolo ci sono i daini. Sono animali docili. Addirittura i bambini possono accarezzarli senza timore! Hanno dei bellissimi occhi marroni e il loro mantello color nocciola è punteggiato da una costellazione di puntini bianchi. I bambini sono entusiasti di vedere Bambi da vicino!
In serata cena a base di pesce al circolo dei pescatori e giretto per Orbetello.
6° giorno: Terme di Saturnia
Solitamente c’è parecchia gente, probabilmente anche perché non c’è un biglietto di ingresso. In compenso sono favolose: l’acqua scorre a una temperatura di circa 36° e si sente un leggero odore di zolfo. In alcuni punti ci si può mettere sotto le cascate, tra mille bollicine che regalano un bell’idromassaggio caldo. Ci si va anche in inverno perché l’acqua scorre sempre alla stessa temperatura.
Partenza per Saturnia e arrivo in un comodo parcheggio per camper a pagamento, vicino al paese. Fatta la spesa per il pranzo al sacco in un negozietto del paese, con la navetta ci si reca alle cascatelle.
Una spaziosa area di sosta si può vedere qui
I bambini si divertono ad arrampicarsi su per le vasche e a nuotare nel fiumiciattolo.
In serata partenza per Semproniano, a quindici chilometri di distanza, lungo una strada piuttosto tortuosa.
7° giorno: Semproniano – Centro di Recupero del WWF
A Semproniano si trova il Centro di Recupero del WWF della Maremma per gli animali feriti. Qualche esemplare è in gabbia, in via di guarigione, altri sono ospitati in recinti più ampi, per prepararli al ritorno al loro habitat naturale. Ci sono i lupi, la volpe, il tasso, i furetti, le cicogne, l’asino, il cinghiale, il falco. È davvero molto interessante, specie per i bambini che riescono persino ad accarezzare alcuni animali, probabilmente perché, abituati alla presenza dell’uomo, si lasciano avvicinare senza timori.
In serata partenza per Massa Marittima. Ci aspettano migliaia di curve per circa ottanta chilometri di strada! Non esattamente l’ideale per chi soffre il mal di mare! In compenso, tutt’intorno si ammirano le fantastiche colline della regione, con i loro uliveti, i vigneti, e le greggi di pecore.
La zona è così idilliaca che all’arrivo a Massa Marittima pare strano trovare un centro abitato così grande, ma forse è solo perché proveniamo da decine di chilometri di strade serpeggianti dell’entroterra. Si rivela invece una fiorente città medievale, tra i più antichi e preziosi centri abitati della Toscana, tanto da essersi guadagnata la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Parcheggio davanti alla ex pretura, per la precisione in Piazzale Monacelle.
8° giorno: Massa Marittima.
Un insediamento etrusco risalente al VII sec. a. C. è visitabile presso il parco archeologico, nei pressi del Lago dell’Accesa, a una decina di chilometri a sud di Massa Marittima. Qui sono stati rinvenuti interi quartieri abitativi e necropoli. Più tardi, in epoca etrusca e in epoca medievale, la popolazione fiorì grazie alla redditizia estrazione di rame, argento e pirite.
Lo sviluppo della città ebbe una forte crescita nel X secolo, grazie al trasferimento della sede vescovile. Il periodo di massimo splendore si ebbe tra il XIII e il XIV secolo, quando la città raggiunse, nel 1225, i diecimila abitanti. Le ricchezze dei giacimenti minerari favorirono il grande sviluppo demografico, economico, politico e culturale della città, che prese persino a coniare la propria moneta: il grosso massetano.
Risalgono a quel periodo gli edifici di maggior rilievo, come il duomo, il Palazzo del Podestà, oggi sede del Museo archeologico, il Palazzo del Comune, la zecca, la loggia del mercato, l’antica Fonte dell’Abbondanza.
Può essere divertente curiosare nelle antiche botteghe artigiane, tra pietre lavorate, oggetti in ferro battuto, minerali e armi medievali, ma ciò che colpisce maggiormente di questo paese è l’imponente e seducente cattedrale romanico-gotica, posta nell’antica Piazza Grande. All’interno sono custoditi autentici capolavori e la cripta è uno di questi, con le stupefacenti decorazioni e le sculture dell’Arca in cui sono conservati i resti di San Cerbone.
Da non perdere, il museo archeologico. Anche il Museo della vecchia miniera, perfettamente riprodotta, merita una visita. Anche le mura fortificate conservano il loro fascino ed è possibile salire in cima alla Torre del Candeliere, eretta nel 1228, la cui funzione era l’avvistamento degli stranieri. Oggi la sua funzione è piuttosto quella di regalare un meraviglioso panorama sulle colline circostanti. Infine, visitiamo la chiesa di Sant’Agostino, il chiostro e la sede degli Arcieri.
Nel tardo pomeriggio visita del Centro di studi e protezione delle tartarughe mediterranee (quando ci siamo stati noi era il centro Carapax dedicato all’educazione ambientale, alla ricerca e alla conservazione. Controlla se è stato riaperto prima di andarci). Qui le simpatiche bestiole sono curate, allevate e protette. È una visita coinvolgente, curiosa e anche divertente. Lo stesso complesso ospita anche il centro di riproduzione delle cicogne. I bambini ascoltano le spiegazioni con estremo interesse.
In seguito spostamento a Marina di Massa e sosta in un campeggio con piscina.
9° giorno: Marina di Massa
Giornata di svago e riposo al mare.
10° giorno: Pontremoli
Spostamento e visita di Pontremoli, un paese medievale impreziosito da un bellissimo castello.
Quando ci siamo andati si svolgeva il Campionato nazionale degli sbandieratori e dei musici.
Durante queste giornate gli spettacoli sono molti: gli sbandieratori sono degli assi, maneggiano fino a otto bandiere contemporaneamente. Assieme ai tamburini fanno mostra del loro grande talento: che entusiasmo e che grinta! Ogni squadra fa del suo meglio per vincere.
L’aria è satura dell’energia creata dagli artisti e il rullo dei tamburi la trasmette a tutti gli spettatori.
Puoi controllare sul web quando si svolgono gli spettacoli degli sbandieratori. Assistere a questi eventi è emozionante per i bambini; è uno spettacolo a cui vale la pena partecipare!
Sì, proprio un grade divertimento questi dieci giorni in Toscana, in camper!
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