In febbraio non è facile scegliere una meta per qualche giorno di vacanza. Budapest ha catturato la mia attenzione, soprattutto perché nella città ci sono molte terme calde, che io adoro, e penso siano un buon intercalare tra le visite ai palazzi storici in un clima gelido e gli assaggi di piatti tipici nei ristoranti. della città.
Questa volta però il viaggio a Budapest non è andato secondo le mie aspettative. Tra poco ti spiego la mia disavventura.
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Sintesi del viaggio di tre giorni a Budapest:
Costo volo: circa € 50 a persona. Volo a/r Ryanair. Andata/ritorno: Orio al Serio – Budapest. Durata volo: 1h e 30min.
Mezzi utilizzati per gli spostamenti: mezzi pubblici
Costo alloggio: € 65 a notte appartamento per 3 persone
ITINERARIO e VISITE
1° giorno a Budapest.
Arrivo nel nostro alloggio prenotato con Airbnb. Economico e carino, in pieno centro. Lasciati gli zaini cerchiamo subito uno sportello per il cambio valuta.
Vaci Utca è la via più frequentata della città e ci fermiamo in un bistro ad assaggiare qualche piatto tipico. Ne restiamo molto soddisfatti sia per le portate che il per il conto. Infatti ci accorgiamo subito che i prezzi sono molto più a buon mercato che in Italia.
Costeggiamo il grande fiume Danubio. Con il bus scendiamo alla stazione degli autobus nei pressi della Chiesa calvinista di Buda che spicca per la sua forma e il colore dei mattoni con cui è stata costruita, dove abbiamo un’ottima visuale dell’imponente Parlamento stile neogotico situato sull’altra parte del fiume. Poi saliamo le grandi scale affiancate da statue che conducono Bastione dei pescatori. Visitiamo la chiesa di San Mattia e ci godiamo la spettacolare vista sulla città bassa e sul fiume. Poi arriviamo al castello e ai suoi numerosi musei.
Di ritorno attraversiamo il fiume sul Ponte delle Catene costruito per collegare le due cittadine di Buda e Pest. Passeggiamo per le vie del centro fino ad arrivare alla Basilica di Santo Stefano. Questa magnifica chiesa con marmi pregiati, decorazioni dorate e mosaici accoglie fino a 8000 fedeli.
Da non perdere la visita alla Grande Sinagoga, la più grande d’Europa. Cena in uno dei numerosi ristoranti di Pest dove proviamo lo stufato, Pörkölt, da noi chiamato gulasch accompagnato da gnocchetti; i salami ungheresi, la zuppa, gli squisiti ravioli. Sarà la fame, ma è tutto eccellente!
Bastione dei Pescatori.
Foto di Giraffew da PixabayBudapest castello –
Foto di David Mark da PixabayBudapest-Palazzo del Parlamento.
Foto di Hermann Traub da Pixabay
2° giorno a Budapest
Arriviamo fino alla collina e in seguito visitiamo l’affascinante Palazzo Reale o Castello di Buda durante il cambio della guardia.
Rientriamo al nostro alloggio a prendere l’occorrente per le terme. Quindi prendiamo la metropolitana fino alla stazione Széchenyi fürdő. Ci troviamo nel Parco di Városliget, il grande, storico parco cittadino ritenuto il primo parco pubblico del mondo. Ci si potrebbe trascorrere più di una giornata perché è un concentrato di attrattive, soprattutto per i bambini: zoo, giardino botanico, Grande Circo Municipale, castello Vajdahunyad con un laghetto che in inverno si trasforma in una pista di pattinaggio, Museo di belle arti, Museo dei Trasporti, Galleria d’arte Műcsarnok, Piazza degli Eroi. In quest’ultima ci fermiamo ad osservare il grandioso Monumento del Millenario con le statue dei capi delle sette tribù che hanno fondato l’Ungheria nel IX secolo e, nei due colonnati disposti a semicerchio, le altre statue della Storia dell’Ungheria.
Budapest-Piazza degli eroi – Foto di AuraB da Pixabay Goulash. Foto di Liga Dzene da Pixabay Via pedonale, Budapest
Infine entriamo ai Bagni Széchenyi, le terme più grandi della città, ma non riesco ad apprezzarle. A cominciare dall’odore che si respira appena si entra dai cancelli. Gli spogliatoi sono freddi, affollati, sporchi, senza porte. L’acqua non è calda come mi aspettavo. Anche le piscine puzzano, mi danno un senso di sporco e viscido; forse perché sono abituata a quelle in Germania, moderne e molto pulite. Il personale è molto sgarbato, alcuni uomini non indossano neppure la divisa, e non comunicano se non nella propria lingua.
Dopo qualche ora alle terme la fame si fa sentire e scegliamo di cenare in un ristorante tipico molto carino, situato a pochi minuti a piedi dal centro termale.
Al momento di pagare, mi accorgo che il mio portafogli è sparito dalla mia borsa. Panico. Torniamo alle terme, ma ormai sono in chiusura.
Purtroppo il proprietario dell’appartamento non mi aiuta e mi dice semplicemente, al telefono, di andare alla polizia.
Ormai è notte. Blocco le carte di credito e bancomat.
3° giorno a Budapest
Oggi invece di visitare la città dobbiamo cercare il portafogli. Di buon mattino ci rechiamo alle terme, ma purtroppo non ci lasciano entrare a fare un giro di perlustrazione negli spogliatoi. Sono veramente sgarbati alla reception, nell’impedirci di controllare, anche perché a quell’ora non è presente nessun cliente, ancora. Nonostante le nostre insistenze non c’è niente da fare. Nessuno controlla se da qualche parte vede il mio borsellino.
Col senno di poi, mi ricordo che la sera prima ho visto parte del personale che non indossava la divisa e può essere stato facile per uno questi entrare negli spogliatoi, aprire gli armadietti e sfilare il portafogli dalla borsa, senza destare sospetto, mentre un complice gli faceva da palo.
Ce ne andiamo arrabbiati e delusi. Di certo qui non verremo più e non farò nemmeno una buona pubblicità.
Per le tredici devo essere in aeroporto, ma purtroppo se non ho i documenti non posso prendere il volo!
Mi aspettano lunghe ore di alta tensione.
Denuncia alla polizia ungherese; fatta al cancello dello stabile, perché non ci fanno entrare.
Ricerca, di corsa, di una macchina per le foto tessere – non vi dico come sono venute quelle foto! –
Dichiarazione del furto all’ambasciata italiana e richiesta di un documento d’identità sostitutivo. Ovviamente con attese che sembrano interminabili.
Finalmente mi viene consegnato il documento e riesco ad arrivare in tempo all’aeroporto per tornare a casa.
Faccio un lungo sospiro quando mi siedo sul sedile dell’aereo!
Quella che avrebbe dovuto essere una breve vacanza rigeneratrice si è trasformata in un incubo. Lo stress ovviamente è proseguito anche una volta a casa dovendo fare la denuncia ai carabinieri e richiedere la nuova emissione di tutti i documenti, come patente, carta d’identità, tessera sanitaria, bancomat, carte di credito.
Ma ogni esperienza insegna…
Da quella volta tengo sempre separati i documenti d’identità, le tessere e i contanti, in modo che se dovessi venire derubata del denaro, magari i documenti non vengono toccati.
In conclusione, non è stata buona per me l’esperienza del viaggio a Budapest…
Sicuramente per te sarà migliore! Bisogna semplicemente stare sempre allerta e mettere in pratica alcuni accorgimenti che possono essere importanti. Per esempio lasciare i valori nella cassetta di sicurezza alla reception.
E scegli altre terme per immergerti nell’acqua calda e rilassarti!
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