Come visitare Dubai nel modo più economico possibile

Come visitare Dubai nel modo più economico possibile. Ecco come abbiamo fatto…

È bastato fare una sosta di 20 ore a Dubai nel volo di ritorno dal Giappone, in aprile.

Non abbiamo pagato un centesimo in più di quello che era un volo normale. In questo modo abbiamo potuto vedere la città in un giorno, senza spendere nulla per il pernottamento. Il nostro unico costo è stato quello di circa cinque euro per il biglietto giornaliero dei mezzi pubblici; oltre ovviamente al costo per pranzo e la cena.

Dubai è una città avveniristica, lussuosa e sfarzosa, nel mezzo del deserto, visitata da milioni di persone ogni anno.

Il bello di arrivare in una città presto è di poterla osservare fin dal suo risveglio, quando i cantieri cominciano ad aprire e la metropoli inizia a prendere vita.

Verso le 8:00 partiamo con la metropolitana automatica, senza conducente, dall’aeroporto. Decidiamo di goderci la vista della città dalla metro e di arrivare fino allo splendido hotel Oaks Ibn Battuta Gate Dubai, che dista circa 35 km. Il primo stop lo facciamo per la colazione, al centro commerciale che sta aprendo, l’IBN Battuta Mall. Bellissimo, con ambientazioni diverse: indiana, cinese, tunisina, egiziana; da non perdere.

Ci spostiamo con la monorotaia che percorre tutta la città nella sua lunghezza e con gli autobus. All’esterno c’è un caldo intenso, ma nelle pensiline di attesa, che sono chiuse, c’è l’aria condizionata freddissima. Uno sbalzo termico notevole. Per questo bisogna sempre portarsi una sciarpa o un copri spalle da indossare nei locali e sui mezzi.

È curioso notare che sulla metro ci sono le carrozze per la prima classe, le carrozze per le donne e le carrozze miste. Anche sui bus la zona anteriore è riservata alle donne e alle famiglie. Noi non l’avevamo notato fino a quando una signora inglese ce l’ha fatto presente. Anche se è tollerato per le coppie straniere che non conoscono queste regole, subito ci siamo corretti e attenuti ai comportamenti locali.

Sulle isole artificiali poco distanti dalla costa si trova Atlantis The Palm, un resort con parchi acquatici e animali marini. Il tutto viene ampiamente pubblicizzato nelle gigantografie posizionate nei cantieri degli edifici in costruzione.

Raggiungiamo il Burj Al Arab, l’albergo a 7 stelle. Uno dei più lussuosi hotel in tutto il globo per gli standard che offre ai suoi clienti, con servizi e comfort eccellenti. Noi possiamo solo vederlo da qualche decina di metri. Sarebbe possibile visitarlo, ma avremmo dovuto prenotare la visita. Così passiamo oltre.

Andiamo alla stupenda spiaggia di Jumeirah con sottilissima sabbia bianca e mare limpidissimo. Faccio il bagno con centinaia di piccole meduse, che però non danno fastidio, ma non mi invogliano comunque a rimanere a lungo in acqua. Alla spiaggia ci sono solo occidentali.

Tornando alla via principale ci fermiamo qualche istante ad osservare la costruzione di un grattacielo. Mi rincrescono gli operai che lavorano a temperature intorno ai 38°C. Sono completamente coperti, da capo a piedi. Lavorano in mezzo alla polvere con un caldo torrido. “Chissà quanto sono pagati per fare quel duro lavoro?” mi domando, e penso: “sicuramente non abbastanza”.

Dei giganteschi pannelli pubblicizzano i lanci con il parapendio dai grattacieli più alti. A Dubai è possibile anche fare questa attività: ti lascia senza fiato solo vedere le spettacolari immagini.

In seguito vediamo uno dei più caratteristici edifici dell’Emirato, il Burj Khalifa, una torre di 830 m che spicca tra i grattacieli. Ai suoi piedi si trova la Dubai Fountain, i cui spruzzi d’acqua creano coreografie con musica e luci. Entriamo al Dubai Mall, uno dei centri commerciali più grandi del mondo e il più visitato. Il miglior centro commerciale per lo shopping, con marchi di lusso. Al suo interno si trova lo Ski Dubai interamente al coperto, formato da cinque diverse piste innevate con vari livelli di pendenza, inclusa una pista nera al coperto con una lunghezza di 400 metri, una seggiovia, una pista da sci per slittini, uno snowpark, e si ci sono persino pinguini. Ci fermiamo ad ammirare il gigantesco acquario e la cascata d’acqua di quattro piani. Tutto è immenso, uno spettacolo che merita la visita.

Al piano terra entriamo un supermercato enorme, il più grande che abbia mai visto, con prodotti da tutto il mondo; troviamo pure l’acqua San Pellegrino e la pasta Barilla.

Nel tardo pomeriggio raggiungiamo l’affascinante zona di Deira, il quartiere storico sul fiume,  dove si trovano mercati delle spezie e dell’oro, un quartiere dove gli odori delle spezie e l’abbagliante luccichio dell’oro ci lasciano senza fiato. Questi suk attirano turisti da tutto il mondo.

Ci fermiamo a chiacchierare con degli impiegati bancari indiani, che sono seduti a riposare ad una piazza. Ci spiegano che a Dubai ci sono dipendenti soprattutto pachistani e indiani che cercano un impiego dignitoso negli Emirati Arabi, essendo uno dei posti più ricchi al mondo, vicino al loro paese che offre numerose opportunità di lavoro.

Verso le 21:30 le nostre forze diminuiscono sensibilmente e decidiamo di dirigerci in aeroporto per riposare in attesa del volo di rientro a Milano delle 3:40.

Siamo rimasti affascinati dalla visita di Dubai. Sicuramente raccomando uno stop super economico di una giornata quando si vola con la compagnia Emirates.

United Arab Emirates

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