Quello che scegliamo per la nostra vacanza estiva è un eccitante itinerario in Francia, in camper con i bambini. Si attraversa la zona centrale nel Périgord per arrivare fino alla costa atlantica. Anche in questo caso il viaggio ci riserva belle sorprese e luoghi interessanti da visitare. Sì, è proprio un piacere attraversarla senza fretta. Spendiamo 13 giorni nella Francia centrale dove dai santuari alle abitazioni troglodite, dalle escursioni nella natura sui placidi fiumi della Dordogne-Périgord fino alle dune della costa atlantica è una scoperta continua.
Ecco di seguito il nostro itinerario in Francia con le varie tappe: da Le Puy-en-Velay a Bordeaux per arrivare fino alle magnifiche spiagge affacciate sull’oceano Atlantico.
Indice di navigazione
1° giorno: direzione Francia.
Partenza nel pomeriggio. La strada per il Colle del Moncenisio non è proprio comoda, ma il paesaggio qui è davvero spettacolare. C’è un bel lago e nei dintorni sorgono delle fortificazioni di difesa, ormai dei ruderi, se ci arrivi durante il giorno puoi fare una passeggiata con i bambini.
Noi ci arriviamo la sera tardi e la volta celeste ci lascia a bocca aperta. Le stelle sono a migliaia! Qui ascoltiamo la pace, il silenzio. Anche i bambini escono dal camper a osservare le stelle. Infatti non è uno “spettacolo di tutti i giorni”. Anzi, lo spettacolo avviene tutte le sere, ma noi non lo possiamo più vede ormai, nelle nostre città. Nonostante l’aria piuttosto freddina ne approfittiamo per rilassarci alla vista dei brillanti puntini luminosi cercando di indovinare le figure o le costellazioni.
Giuliano non è ancora stanco quindi scendiamo il Cenis fino a Lanslebourg ai piedi della montagna e parcheggiamo vicino al fiume.
2° giorno: Le Puy-en-Velay
Dopo molte ore di viaggio, e 355 km percorsi, finalmente giungiamo a Le Puy-en-Velay situato nella regione dell’Alvernia. Qui inizia una delle quattro vie francesi del cammino di Santiago di Compostela, la Via Podiensis.
L’area sosta camper si trova in 39–47 Rue de la Gazelle.
Preparati a visitare una meravigliosa antica cittadina e a fare parecchie scale e saliscendi. D’altro canto le salite e i gradini non ti stancheranno molto, perché nel frattempo potrai guardare le botteghe colorate e i negozietti di souvenir, osservare la pavimentazione in sassi e contare, con i tuoi bambini, i gradini che conducono alla cattedrale sulla cima del colle. La cattedrale di Nostra Signora dell’Annunciazione è grandiosa e fa parte di un complesso architettonico importante per la sua posizione; ha infatti un dislivello di diciassette metri. Comprende il chiostro, il portico e un campanile a sette piani. Dalla sua costruzione, nell’XI secolo, è meta di pellegrinaggio di migliaia di fedeli, che venerano la Madonna.
Se te la senti di fare un po’ di fatica con i tuoi bambini, puoi arrivare fino alla grande statua di Notre-Dame de France dalla quale si gode il panorama della cittadina e del santuario. La statua, alta 22 metri è costruita con il bronzo fuso dei cannoni (213) sottratti al nemico durante la guerra di Crimea. La salita è a pagamento.
Noi scegliamo un’altra bella scarpinata puntando alla chiesetta di Saint-Michel d’Aiguilhe, del X secolo, arroccata sulla cima di un cono vulcanico, alto 85 metri, che si raggiunge salendo 268 gradini – Ovviamente si fanno contare ai bambini perché non si lamentino durate la salita! – L’ingresso è a pagamento. Informati sugli orari di apertura e i costi. Davvero bello arrivare qui. Ovviamente faticoso, ma gli sforzi sono ripagati dalla visita alla straordinaria cappella di San Michele e al panorama tutt’intorno. Una meraviglia!
Una delle peculiarità del luogo sono i merletti, esposti in parecchie botteghe. Abbiamo la fortuna di vedere in funzione il telaio autonomo con albero a camme che confeziona i merletti. Altri prodotti locali sono le lenticchie e la Verveine, un liquore verde, digestivo, con una gradazione alcolica del 55% ottenuto dalla miscelazione di verbena con altre erbe e miele.
Al 29 di Pl. du Breuil, il negozio Espace Pagès Maison de la Verveine du Velay, con ingresso gratuito, offre l’assaggio di prodotti, liquori e sciroppi. Si vede come avviene la produzione del liquore e un video mostra la storia della bevanda e dell’azienda. Noi ne approfittiamo per acquistare mostarda da spalmare.
Notte a Murat. Dormiamo nel parcheggio di un supermercato confinante con il prato e il bosco. Ci fanno compagnia i cavalli. Si capisce che siamo in montagna dall’aria fresca e dalla vegetazione. Murat si trova nel parco naturale regionale dei vulcani d’Auvergne.
Qui trovi l’area di sosta camper.
3° giorno: Murat – Rocamandour – Souillac
La strada per Rocamandour non è per niente agevole, le colline e le curve sembrano non finire mai.
Siamo nel Périgord, una zona della Francia ricca di storia, castelli e immersa nella natura.Il piccolo e affascinante borgo di Rocamandour si trova, stretto alla parete rocciosa che sovrasta la gola del torrente Alzou.
È l’ora di pranzo quando arriviamo al piazzale nella parte alta del villaggio. Da qui è possibile prendere l’ascensore per scendere al complesso religioso, ma noi scegliamo il panoramico sentiero che si svolge in vari tornanti, nel bosco. È veramente gradevole e divertente percorrerlo con i bambini perché lungo il tragitto si trovano numerose grotte e cappelle della via crucis costruite tra il XII e il XIV, secolo scavate nella roccia. Bella e fresca la grotta con colonne e immagini sacre.
Dopo questa bella camminata si arriva alla spettacolare Basilique Saint Sauveur – basilica di San Salvatore – Tutto il complesso medievale è incastonato nella roccia, sistemato su più livelli. Qui si respira l’aria mistica di fedeli e pellegrini. Anche questo è infatti un luogo di passaggio per il Cammino di Santiago de Compostela e si possono notare ovunque le conchiglie simbolo del Cammino. È uno spettacolo da non perdere il luogo di culto che accoglie centinaia di persone: turisti, pellegrini, volontari, religiosi. È un piacere rimanere a osservare il santuario e i vari ambienti in pietra, disposti su più livelli, non vorrei più andarmene.
Poco più sotto, il paese è un’altra bellissima sorpresa. Sembra un villaggio in miniatura, colmo di negozietti coloratissimi, di ogni tipo, bar e ristorantini. Proprio un gioiellino. Non possiamo resistere a un po’ di shopping.
Prima di affrontare la salita del ritorno ci concediamo una squisita, dolce merenda con crêpes e gelato: “Vive la France!”
Ripreso il camper ci aspetta un tragitto di una cinquantina di chilometri per giungere a Sarlat-la-Canéda. Decidiamo però di visitarla l’indomani con tutta calma, così ci fermiamo a metà strada, all’area di sosta di Souillac.
4° giorno: Sarlat-la-Canéda
La mattina presto ancora a Souillac esco alla ricerca di una boulangerie e non posso mancare a visitare la notevole Abbazia di Santa Maria, situata a poche centinaia di metri da noi.
All’area di sosta dei gentili camperisti francesi ci danno indicazioni per la prossima tappa e dopo uno scambio di doni ci avviamo per Sarlat.
Sarlat-la-Canéda si trova nel Périgord Nero, nel dipartimento della Dordogna, in alta Aquitania. È una antica cittadina assolutamente da visitare per il suo incredibile fascino. Il centro storico medievale è ricco di stradine pittoresche, e bei palazzi gotici e rinascimentali, in pietra chiara, perfettamente conservati. Tutto accompagnato da innumerevoli ristoranti e bar a disposizione dei turisti.
La città si sviluppò intorno al IX secolo e deve la sua ricchezza ai prodotti coltivati nelle campagne circostanti che hanno permesso lo scambio tra artigiani, contadini e commercianti: cereali, tartufi, noci, oltre a cavalli, pollame, oche, fegato d’oca.
Più avanti nei pressi di Tursac si vedono le abitazioni troglodite visitabili.
5° giorno: Tursac
Ecco alcuni siti:
- Tursac: numerosi siti che testimoniano la presenza di uomini preistorici. La casa forte di Reignac, è un castello rupestre che può essere visitato. Qui si trova il parcheggio per camper
- Peyzac-le-Moustier: la Roque Saint-Christophe, presenta scene di vita quotidiana nella cavità rocciosa da 55.000 anni fa fino al Medioevo.
- Belvès, nel cuore del borgo medievale si trova un sito troglodita, questo museo presenta la vita quotidiana dei contadini nelle grotte.
- Lungo la strada, situata a Les Eyzies, si trova la Grotte de Font-de-Gaume, sito Unesco con pitture e incisioni rupestri preistoriche.
- Altre decine di attrazioni di questo tipo le trovi sul sito UNESCO della valle di Vézère
Qui alcuni camping nella zona della Valle di Vézère.
Proseguendo il tragitto verso ovest si arriva al castello Chateau de Tiregand, 118 route de Sainte Alvère, 24100 Creysseche. È una stimolante attrazione per i bambini e gli adulti. Bisogna scoprire il segreto di Arsène Lupin dove si è protagonisti di una vera caccia al tesoro all’interno del castello (solo in lingua francese e inglese). Qui si incontrano attori, nei vari ruoli, che accompagnano i visitatori in ogni parte del castello, inclusi soffitta, passaggi segreti, sotterranei, giardino, garage, officina.
Per quanto riguarda le attività all’aria aperta dai un’occhiata al sito turistico della Dordogna o se e vuoi fare esperienza tra i sapori e colori dei mercati della zona.
6° giorno: Bordeaux
Nel tardo pomeriggio siamo a Bordeaux. Da subito si capisce che siamo arrivati in una affascinante città. Troviamo parcheggio in Allées de Chartres.
Bordeaux è famosa per avere più di trecento palazzi, edifici e monumenti posti sotto la tutela dell’Unesco, dal 2007.
È stupenda la città la sera, illuminata in modo spettacolare. Costeggiamo il lungofiume e attraverso il camminamento pedonale e i giardini arriviamo alla straordinaria fontana Miroir d’eau, sottile come un wafer, dove si rispecchiano i palazzi illuminati. Diciamo che per i bambini è una vera e propria attrazione! Infatti alcuni di loro non riescono a trattenersi dal correre e lasciarsi scivolare sull’acqua.
Molto originale pure l’opera d’arte alta circa 7 metri che rappresenta un uomo accovacciato, formata da tante lettere in acciaio saldate l’una all’altra. Ci si può persino entrare! – Purtroppo oggi questa struttura non si trova più qui -.
All’interno della città spiccano palazzi e chiese; la più maestosa è senz’altro la cattedrale gotica di Saint André, con un campanile, posizionato a fianco, alto 50 m. Tutto il centro città illuminato è davvero affascinante. Anche qui i bambini notano per terra, incastonate nel selciato, le conchiglie in metallo che indicano il Cammino di Santiago.
Percorrendo alcune vie centrali giungiamo fino alla piazza del teatro. Il Grand Théâtre si presenta superbo. La facciata neoclassica ha un portico con dodici colonne in stile corinzio; nella parte superiore si trovano dodici statue che rappresentano le Nove muse e tre dee. È stato curioso scoprire con i bambini chi fossero le Muse: divinità femminili della religione greca, tutte sorelle, figlie di Zeus e di Mnemosine che secondo la leggenda proteggevano varie forme di poesia e di arte.
In un edificio più avanti, verso nord, scorgiamo l’ufficio turistico della città.
Proseguiamo per poche centinaia di metri e ci si apre la gigantesca piazza Esplanada des Quinconces. Qui si trova lo stupendo monumento dedicato ai Girondini, i patrioti che si opposero al Regime del Terrore dei Giacobini capeggiati da Robespierre. Si tratta di una immensa fontana a due vasche con al centro la statua della libertà eretta su un’alta colonna. Nelle vasche sono presenti sculture in bronzo di uomini e cavalli che rappresentano in una il trionfo della Repubblica e nell’altra, quella a nord, la Concordia.
Ormai è mezzanotte quando arriviamo al camper. La notte è molto tranquilla. Siamo posteggiati accanto ad altri camper.
7° giorno: Bordeaux
Costeggiamo di nuovo il fiume, questa volta con la luce del giorno. I bambini sono di nuovo attratti dalla fontana wafer e non perdono l’occasione per spruzzarsi d’acqua. Oggi la cattedrale di Saint-André è aperta e la possiamo visitare nella sua magnificenza.
Non possiamo non curiosare tra i negozi della Rue Sainte-Catherine, nominata come la più lunga via dello shopping d’Europa. In più di un chilometro è tutto un susseguirsi di negozi, bar, locali, ristoranti capaci di soddisfare qualsiasi sfizio.
Merita essere esplorato il museo d’Arte Contemporanea situato in un antico magazzino di cereali, costruito nel 1824. Qui venivano stipati anche caffè, cacao, arachidi e vaniglia provenienti dalle colonie francesi. L’opera più suggestiva di tutto il museo è lo stesso stabile.
Un’ottima soluzione per godere appieno dell’offerta turistica e culturale di Bordeaux può essere il Bordeaux City Pass; una tessera che può essere acquistata anche on line per soddisfare il periodo di permanenza scelto per visitare la città, valevole per 24, 48 o 72 ore.
Civitatis offre visite guidate gratuite per scoprire la città. Inoltre è possibile essere accompagnati nel Tour di Bordeaux in bici, fare un giro in barca sul fiume Garonna, per gli amanti del vino fare un escursione nella regione di Médoc per scoprire una delle zone vitivinicole più prestigiose della Francia, o un tour del vino a Saint-Émilion con visita delle cantine con degustazione.
Vedi tutte le attività organizzate da Civitatis, incluse quelle gratuite, qui.
Dopo pranzo lasciamo Bordeaux per le Dune di Pilat, situate una decina di chilometri a sud di Arcachon. Visto che siamo da queste parti non voglio perdermi uno sguardo agli originali edifici in architettura Belle Époque che caratterizzano la raffinata località balneare. Non si rivela però una buona idea, perché le strade sono strette e trafficate in questo periodo.
Arriviamo finalmente alla meravigliosa Duna di Pilat. Si tratta della duna più grande d’Europa, alta circa 115 metri e lunga quasi 3 km.
Parcheggiato il camper alla base saliamo sulla cima attraverso una scalinata di plastica, appoggiata alla duna. Incontriamo moltissime persone che tornano al parcheggio. Sui loro volti si legge chiaramente la felicità per l’esperienza appena provata così non vediamo l’ora di giungere sulla cima. Ci arriviamo in pochi minuti. In effetti da qui si gode una di una vista meravigliosa: mare a ovest, la lunga duna a sud, l’infinita pineta a est. Proprio verso est la duna avanza ogni anno di circa quattro metri.
È divertente camminare sulla sabbia e giocare con le orme. Poco dopo assistiamo allo splendido tramonto fotografato, oltre che da noi, dalle centinaia di persone affascinate da questo momento. Appena il sole scompare nel mare tutti applaudono. Noi salutiamo l’astro che tornerà a presentarsi domani mattina. Il tramonto è un evento che accade tutti i giorni, ma sono poche le volte in cui possiamo godere di questi fantastici istanti di quiete. Dovremmo poterli gustare ogni giorno…
Dopo aver salutato il sole i bambini corrono giù per la duna; la maggior parte delle persone si diverte a scendere a salti sulla soffice sabbia. Alla base sono tutte felici con gli occhi sorridenti e brillanti di gioia. Non capita spesso di vedere queste scene di euforia!
Si riprende il camper in direzione Biscarrosse. Arriviamo dopo le 22:00. L’area sosta comunale è immersa nella pineta. Il parcheggio è al completo quindi ci sistemiamo sulla strada all’ingresso.
8°giorno: Biscarrosse Plage.
Giornata al mare. All’ingresso della spiaggia sono posti dei cartelli che indicano l’ora della marea, la temperatura dell’aria e dell’acqua.
Oggi la temperatura dell’acqua è 19 °C; diciamo proprio freddina. In ogni caso, una volta entrati in mare, dopo pochi minuti, il corpo si abitua all’acqua fresca, anche perché ci si muove saltando tra le onde. C’è proprio da divertirsi a cavalcare e giocare con le grandi onde. I bambini si divertono un sacco!
La spiaggia è molto vasta e c’è posto per tutti si dice sia una delle più belle spiagge di Francia. Anche per me lo è. In bicicletta raggiungo l’ufficio turistico, nel centro di Biscarrosse. Mi danno buone informazioni su cosa visitare nei dintorni con i bambini e sugli spettacoli serali. Ci sono diversi video interattivi e si può conoscere cosa vedere a fare nella regione delle Lande.
9°giorno: Biscarrosse.
Ogni giorno la marea si sposta di quasi un’ora. La temperatura dell’acqua sempre uguale. Quella dell’aria è di 27°C. È piacevole crogiolarsi al sole quando non fa troppo caldo.
La spiaggia è così vasta che si possono fare mille giochi, dall’impiccato al lancio dell’asta. David e Francesca non resistono a lungo del mare: “L’acqua è fredda!”.
Al tramonto restiamo alla spiaggia a vedere il sole calare lentamente nel mare.
Al ristorante della spiaggia alcune ragazze cantano e suonano con la chitarra acustica canzoni internazionali. È molto bella e piacevole l’atmosfera. La sera c’è uno spettacolo musicale nei giardini vicino alla spiaggia, con tanto di palco, DJ, luci, e migliaia di persone che si preparano ad assistere ai fuochi d’artificio.
Una straordinaria festa d’estate con sottofondo musicale dedicato. C’è tanta gente nei prati, nelle piazze e nelle strade, nei ristoranti e nei bar alla spiaggia. Bello! Quando i fuochi finiscono è la musica a tenerci allegri. Restiamo così ad ascoltare e ballare, senza pensieri.
10° giorno: Moliets
Tra le spiagge delle Lande noi scegliamo Moliets. Ho letto sulla guida della Lonely Planet che sia una delle spiagge più belle di tutta la Francia.
La strada è molto trafficata a ferragosto; intasata di veicoli e persone. Ci ritroviamo a pranzo nella grande pineta adibita a parcheggio gratuito.
Poi arriviamo al mare. Che splendido mare! Beh, non ho visto tutte le spiagge della Francia, ma questa di sicuro questa è fantastica! Immensa, luccicante, attraversata dal fiume dalle acque blu che serpeggia fino a rilasciarsi dolcemente nel mare. Immensa! Non ho mai visto una spiaggia più vasta. Tante sono le persone, ma tanto è pure lo spazio tutto attorno. I bambini si divertiranno un mondo!
Nelle spiagge in cui siamo stati fino ad ora non abbiamo visto stabilimenti balneari attrezzati; ognuno qui si porta la propria sdraio o stuoia.
Sono presenti numerose le scuole di surf, dove i bambini, gli adulti, le famiglie imparano a cavalcare le onde. Fantastico! “Perché noi non proviamo?”
Visto il vento consistente Giuliano e i bambini costruiscono una grande parabola di sabbia per ripararsi. Funziona a meraviglia!
Arrivati al camper ci spostiamo nell’area di sosta.
La sera, alla spiaggia, in uno dei locali c’è un concerto di musica reggae. Che piacevolezza queste serate d’estate sull’oceano!
Noi abbiamo costruito con bastoni, teli e sabbia, delle protezioni per il vento. Infatti le raffiche dall’oceano sono piuttosto forti. Questo però è il divertimento dei surfisti. Ce né di tutti i tipi. Ci sono scuole di surf persino per bambini. Non c’è che dire qui con i cavalloni ci si diverte un sacco. Forse sono pericolosi, infatti bisogna andarci cauti, perché le grandi onde hanno una forza incredibile. Fortunatamente i bagnini sono sempre attenti, appollaiati in coppia, sulle torrette di vedetta.
C’è da dire che l’acqua è davvero freddina, anzi, gelata! Non si riesce a rimanere in acqua a lungo. Ma il divertimento è assicurato.
A Moliets il clima è rilassato. Attraverso sentieri, in bicicletta, mi trovo immersa nella natura. Sto così bene che non vorrei più andarmene da questo paradiso.
11° giorno: Moliets
Spiaggia, mare, bagni, cavalcare le onde, sole… Wow!
Il paese di Moliets-et-Maa si trova a circa 3 km dall’area di sosta. Lo raggiungiamo in bicicletta. Ufficio postale, chiesa, ufficio turistico, negozietto di pane artigianale fatto nel forno a legna: ogni luogo merita una piccola sosta.
Nel ritorno ci fermiamo al laghetto situato accanto alla strada principale. Passiamo nella fitta foresta su sentieri, tra felci e alberi, ci fermiamo di tanto in tanto per vedere scorci del lago. Il sentiero ci riconduce al paese sulla spiaggia. Veramente un bellissimo paesaggio naturale che rinvigorisce lo spirito di grandi e piccini.
Quindi ci ritroviamo di nuovo al mare, a divertirci nel cavalcare le onde, e a lasciarci trasportare dalla corrente.
12° giorno: Moliets
Di buon mattino mi dirigo verso la riserva naturale a nord di Moliets, in bicicletta, attraverso i sentieri. Spunto alla spiaggia. Si vedono solo alcuni surfisti. Qualche uomo pesca con le reti. Bella e immensa la spiaggia è punteggiata da gabbiani.
Nel ritorno seguo il sentiero lungo la pineta che costeggia la duna, poi il fiume, fino alla foce… è un tratto molto bello, soprattutto non c’è nessuno, solo natura.
E poi con i bambini ancora bagni, giochi alla spiaggia, e letture.
Nel pomeriggio riprendiamo il camper e percorriamo le strade regionali attraverso le campagne delle Lande fino ad arrivare a Toulouse. Quindi raggiungiamo Mazamet. Ci fermiamo per la notte all’area di sosta in 23 Rue du Champ de la ville, piazzale di parcheggio.
13° giorno: Rientro in Italia via Briançon
La mattina si riparte in direzione casa. Rientro in Italia via Briançon. Lungo il viaggio! Favolosa la vacanza!
Km percorsi 2600
Ecco qui un altro itinerario in Francia in camper con i bambini. questa volta in Bretagna
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