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Ecco l'itinerario della vacanza di Pasqua in camper con i bambini
Cinque giorni tra Veneto ed Emilia Romagna, nelle vacanze di Pasqua. Terra degli Estensi, Montagnana, Este, Arquà Petrarca, Ferrara, Valli di Comacchio, Lido di Volano, Abbazia di Pomposa, Adria, Rosolina Mare
1° giorno. Montagnana
L’itinerario inizia nella terra degli Estensi. Montagnana, oltre a essere uno dei “Borghi più belli d’Italia,” è stata anche insignita della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.
Parcheggio nell’area di sosta per camper, in via Trevisan, e visita del paese, completamente circondato dalle mura.
Da vedere il bellissimo duomo di Santa Maria Assunta e il complesso fortificato. Non stupisce che sia considerato uno dei complessi meglio conservati al mondo. La città ospita un castello e tante antiche viuzze in cui è piacevole passeggiare. La cinta muraria che circonda la città conta ben ventiquattro torri, alcune delle quali erette sulle precedenti edificazioni.
Durante l’ultima settimana di agosto, nel borgo si svolge il Palio dei dieci comuni, una sontuosa festa durante la quale si rievocano gli antichi splendori della città tramite numerose iniziative. Gli sbandieratori, i musici medievali e il mercato degli antichi mestieri colorano l’antica area urbana.
La giornata trascorre tranquilla passeggiando per Montagnana.
2° giorno. Este
Spostamento a Este, distante circa diciotto chilometri verso est. Este è un’altra importante città murata ricca di storia. Nel Museo Atestino sono raccolte le testimonianze dei popoli che hanno abitato questo luogo, dai Paleoveneti fino agli Etruschi e ai Romani. Del castello, costruito dai Carraresi alla metà del Trecento, restano solo le affascinanti mura dalle merlature guelfe, che si snodano per la bellezza di circa un chilometro e mezzo, la rocca, il mastio e le dodici torri laterali, alte circa sedici metri.
All’interno delle mura si trovano dei magnifici giardini, l’ideale per passare qualche momento di relax con i bambini, grazie ai giochi e alle panchine.
Este è conosciuta anche per le sue ceramiche artigianali, una tradizione che vanta migliaia di anni di storia. Nelle vie della città si trovano diverse botteghe e negozietti, nei quali i manufatti in ceramica locale fanno bella mostra di sé.
Visita al bellissimo duomo dagli interni barocchi, molto luminosi, a pianta ellittica. La visita prosegue poi all’esterno e anche al palazzo dell’ex convento vescovile, oggi sede di un istituto superiore. Quest’ultimo è molto suggestivo e interessante a livello architettonico.
Nel pomeriggio spostamento ad Arquà Petrarca, situato una decina di chilometri in direzione nord‑est. Questo antico borgo, situato sui Colli Euganei, deve la sua fortuna al poeta Francesco Petrarca. Originariamente, infatti, il suo nome era semplicemente Arquà, poi venne aggiunto il celebre cognome in virtù della scelta del poeta di trascorrere qui gli ultimi anni della sua vita. Anche Arquà Petrarca, con il suo magico centro storico di origine medievale, fa parte dei “Borghi più belli d’Italia”.
Da aprile fino a novembre si susseguono nel paese feste e manifestazioni di carattere culturale e gastronomico. La prima e la seconda domenica di ottobre, per esempio, si svolge la Festa delle Giuggiole, un’imperdibile occasione per assaporare questi salutari frutti e rivivere l’atmosfera medievale con musica e spettacoli. La terza domenica di novembre si svolge la Festa dell’olio novello. Ogni seconda domenica del mese, poi, da aprile fino a novembre, le vie del centro sono animate dai mercatini di hobby e antiquariato.
In serata partenza per Ferrara, sessanta chilometri a sud. Sosta per la notte nel grande parcheggio Ex Mof, in via Darsena, nella zona a sud della città.
3° giorno. Ferrara
Biciclettata lungo il camminamento sterrato sulle splendide mura della città di Ferrara, che circondano la città. Si tratta di un percorso molto frequentato, sia per la sua bellezza che per la possibilità di fare passeggiate all’ombra degli alberi disposti a filari. Lungo il sentiero sono allestite aree attrezzate per la ginnastica, fontanelle e comode panchine. Alcuni tratti sono diventati veri e propri parchi a sé.
Nella zona a nord si trova una palestra a cielo aperto, in cui si possono utilizzare gratuitamente le attrezzature sportive.
Ferrara conobbe una grande fortuna nel Rinascimento. Il Castello Estense, costruito nel 1385, era originariamente una fortezza difensiva, ma in seguito divenne la residenza della corte al tempo di Ercole I d’Este, il quale lo arricchì con eleganti balconate e decorazioni pittoriche. Visitiamo i vari ambienti del castello: gli appartamenti ducali, le cucine, le prigioni. La visita è appassionante e molto piacevole, anche per i bambini.
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Castello Estense, Ferrara
La visita a Ferrara continua con la casa del poeta Ludovico Ariosto, l’autore della celebre opera L’Orlando furioso. Nei pressi dell’abitazione si trova uno dei monumenti più importanti e famosi di Ferrara e del Rinascimento italiano, il Palazzo dei diamanti, così chiamato per il bugnato che ne ricopre le mura e per forma che richiama appunto quella di un diamante. Ospita la pinacoteca nazionale.
Un altro edificio da non perdere è il duomo, situato nella bella piazza rinascimentale. L’atmosfera che si percepisce anche solo osservandolo dall’esterno mi regala un senso di quiete e di felicità.
Un altro luogo perfetto per trascorrere momenti tranquilli è il grande Parco urbano G. Bassani, situato all’esterno delle mura, a nord: una grande area verde punteggiata dai laghetti.
Ferrara è davvero una città sorprendente che ospita anche diverse feste e mostre nei vari periodi dell’anno.
A maggio, Ferrara celebra il palio più antico del mondo, una manifestazione ricca di sorprese che vede le strade e le piazze rinascimentali animarsi di sbandieratori, danzatrici, trovatori e musici. In questa occasione le otto contrade locali si confrontano lanciando i cavalli al galoppo.
Molto caratteristici sono anche il Ferrara Buskers Festival in agosto, festival dedicato ai musicisti di strada, acrobati, giocolieri, artisti con numerosi spettacoli, laboratori, mercatino dell’ingegno e food village e il Ferrara Baloons Festival, in settembre, dedicato alle mongolfiere e al mondo dell’aria. Durante queste giornate è possibile praticare voli in mongolfiera, in aliante, in aeroplano sulla città ed lanciarsi col paracadute in tandem.
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Via con ombrelli, Ferrara -
Duomo di Ferrara
In serata spostamento a Comacchio, a una cinquantina di chilometri. Sosta per la notte in via Conca, nel parcheggio situato nei pressi del supermercato Coop.
4°giorno. Pasqua a Comacchio
Comacchio è un borgo molto carino, famoso per l’anguilla marinata, un piatto la cui fama ha trascinato lo sviluppo economico della zona. Città dai tre ponti è chiamata anche la Piccola Venezia, per i canali che l’attraversano e sui quali è possibile navigare con piccole imbarcazioni.
Durante la Festa dell’anguilla, che si svolge di solito tra l’ultimo fine settimana di settembre e i primi due di ottobre, si può assistere alla cottura dei pesci nei grandi bracieri verticali, disposti uno accanto all’altro, nella Manifattura dei Marinati, l’antica fabbrica adibita alla cottura e alla marinatura dell’anguilla. I bambini trovarono l’anguilla marinata deliziosa.
Oggi è possibile visitare l’interessante museo allestito nella ex manifattura e scoprire così la storia dell’anguilla e del Delta del Po. È una visita singolare, la consiglio senza dubbio.
Durante la sagra si svolgono mostre, balletti, spettacoli e animazione per bambini, e lungo le vie le coloratissime bancarelle di alimentari, manufatti artistici, artigianato, articoli da collezione, cose d’altri tempi e curiosità attirano gli sguardi dei passanti.
Da Comacchio si accede facilmente ai molti sentieri ciclabili del Delta del Po.
Alle saline di Comacchio si può partecipare alle escursioni. Sono destinate a tutta la famiglia, quindi è un’ottima occasione per passare una giornata con i bambini all’insegna della curiosità. Qui, infatti, è possibile fare piccoli esperimenti per misurare la salinità dell’acqua, osservare i microrganismi al microscopio, fare birdwatching lungo i percorsi attrezzati e scoprire le numerose specie di uccelli presenti, tra cui gli splendidi fenicotteri rosa.
Ci si può perfino mettere alla prova nella raccolta del sale (c’è una piccola salina a scopo didattico proprio per questo) e si può assistere a concerti e narrazioni teatrali itineranti.
Le visite alla salina sono condotte a piedi, in bicicletta e con il trenino, esclusivamente su prenotazione e con l’accompagnamento delle guide.
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Comacchio -
Fenicotteri rosa, Delta del Po -
Fauna nel Delta del Po
Spostamento verso l’Abbazia di Pomposa. Lungo la strada SP54 si possono fare alcune soste, per godere del mare dei Lidi ferraresi, come al Lido di Volano. Qui si trova una delle aree umide più suggestive dell’intero Parco del Delta del Po: Valle Bertuzzi. Non si può entrare, ma la si può vedere dalla strada panoramica Acciaioli.
Lungo la fantastica pianura, tra i laghi e i canneti, di tanto in tanto si scorgono i tipici uccelli affusolati dal lungo becco che abitano queste zone, come l’airone cenerino. Nei periodi estivi anche Valle Bertuzzi è zona di sosta dei fenicotteri rosa.
Poco più avanti, l’elegante campanile dell’Abbazia di Pomposa, proteso verso il cielo, svetta tra la vegetazione.
Cena e sosta per la notte nel parcheggio situato vicino al complesso monastico, situato venticinque chilometri a nord di Porto Garibaldi.
5° giorno. Abbazia di Pomposa – Adria – Rosolina Mare
Visita dell’affascinante abbazia benedettina risalente al VI secolo. Nel X secolo divenne un fiorente centro monastico, dedito al lavoro e alla preghiera. Qui, intorno all’anno mille, il monaco Guido d’Arezzo inventò il sistema musicale a sette note che rivoluzionò l’insegnamento della musica.
Nella basilica di Santa Maria si trova uno dei cicli di affreschi più preziosi di tutta la provincia e il bellissimo pavimento a mosaico con i suoi intarsi di marmi preziosi. Il complesso comprende la chiesa, il campanile, l’aula capitolare a refettorio, il museo situato nell’antico dormitorio e il Palazzo della ragione, in cui l’abate esercitava l’amministrazione dei feudi.
Nel pomeriggio spostamento più a nord, verso Adria, a una quarantina di chilometri. La cittadina, risalente al IV. secolo a. C., situata in posizione strategica tra il fiume Adige, il Po e il mare, ricopriva un ruolo chiave nella rete dei traffici commerciali che, attraverso un articolato sistema di navigazione fluviale, collegavano l’entroterra padano con il Mediterraneo e con il mondo greco romano.
Allo storico porto di Adria, così rilevante economicamente e culturalmente, si deve il nome del Mar Adriatico.
Il centro è molto piacevole, attraversato dai canali e impreziosito da molti negozi e attività commerciali.
L’ultima tappa di questo itinerario è il mare di Rosolina, per riposare e giocare ancora in spiaggia prima di tornare a casa.
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