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Vacanze di Natale: Toscana e Lazio in camper, con i bambini. Ecco l’itinerario di dieci giorni.
1° giorno: partenza per la Toscana
Di solito sulle strade ci sono pochissimi veicoli il giorno di Natale, perché le persone sono a casa, nessuno lavora e i locali sono chiusi, quindi è il momento ideale per spostarsi e per chi vuole viaggiare.
Attraversiamo l’Appennino, fin dopo Siena. Quando siamo abbastanza stanchi noto il cartello segnaletico che indica l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore e, da navigatrice ufficiale che sono, decido di seguire le indicazioni. Suona di interessante. Saliamo lungo la strada fino ad arrivare in un parcheggio pianeggiante e lì ci sistemiamo per la notte.
2° giorno: Abbazia di Monte Oliveto Maggiore
Dal parcheggio, la mattina, si vedono gli splendidi panorami sulle colline senesi e le Crete. Facciamo visita alla stupenda abbazia benedettina eretta nel XIV secolo per volere di Bernardo Tolomei.
Il complesso medievale si trova in un affascinante bosco di cipressi e querce. All’interno troviamo un curatissimo presepio che rappresenta i monaci durante la loro giornata di lavoro nei campi e negli orti.
I monaci di questa congregazione sono particolarmente devoti alla Madonna per questo indossano l’abito bianco, come ci spiega un frate. Vista la nostra curiosità e le domande dei bambini ci racconta della storia dell’abbazia e di come si svolge vita dei religiosi.
L’affabile religioso finisce poi per accompagnarci nella visita al grande refettorio; uno degli ambienti più grandi dell’abbazia. Il soffitto a volte e le pareti sono completamente decorati con splendidi affreschi risalenti al Seicento, che rappresentano scene del Vecchio e Nuovo Testamento. Le tavole, posizionate lungo le pareti sono addobbate per le festività. Altra curiosità per noi: durante il pasto si mantiene il silenzio e si ascolta la lettura.
Oltre alla chiesa ci soffermiamo ad ammirare i magnifici affreschi del chiostro che rappresentano i vari momenti della vita di San Benedetto.
Sono entusiasta quando facciamo delle visite che ci fanno imparare sul posto, soprattutto se è un luogo di storia. Mi fanno immaginare di vivere nel periodo storico che è rappresentato. Mi fa emozionare e sembra un sogno ad occhi aperti. Questa volta è successo proprio guardando gli affreschi della vita di San Benedetto.
Nei pressi della residenza i monaci hanno una cantina e un negozio dove vendono gli alimenti prodotti sui loro territori, circostanti l’abbazia. Anche io ho voluto provare la farina, alcuni alimenti biologici e qualche bottiglia di Vin Santo.
Così, per caso, abbiamo conosciuto e imparato molto sulla vita di San Benedetto e dei monaci dell’ordine benedettino olivetano.
Restiamo piacevolmente colpiti da questa visita. A volte, vagando a caso per l’Italia, ci si ferma e si scoprono posti impensabili!
Lazio
Lago di Bolsena (VT)
Nel pomeriggio dirigiamo al lago di Bolsena, distante circa 100 km.
Parcheggio in un grande piazzale ai piedi del paese. Il graziosissimo borgo medievale è composto da abitazioni caratteristiche, botteghe, invitati ristoranti. Dalla Rocca Monaldeschi della Cervara con le sue grandi mura e dalle torri si ha una bellissima veduta del lago.
All’interno della Rocca si trova il museo del lago di Bolsena che raccoglie un’interessante collezione di reperti etruschi e romani e pannelli che descrivono la formazione geologica del Lago vulcanico.
Uno dei piaceri in questo luogo è osservare lo splendido tramonto sul lago.
Cena e notte al parcheggio, nelle aree di sosta o nel camping che si trovano nei pressi del lago.
3° giorno: Civita di Bagnoregio
Il paese di Civita, distante circa 30 km da Bolsena, è arroccato su una rupe alla quale si arriva solo a piedi, attraverso un ponte e una stradina stretta. Sembra il paese delle favole. Ora fa parte dei “Borghi più belli d’Italia”. Civita è detta anche “la città che muore”, infatti il suo territorio di tufo si è sgretolato con il passare del tempo ed è rimasto solo il borgo dove ci sono le abitazioni e la pavimentazione.
Tutto intorno i vasti banchi d’argilla che la sorreggono sono soggetti a continua erosione da parte degli agenti atmosferici. Questo ha fatto sì che il paese venisse pressoché abbandonato col passare degli anni. Ora ci sono pochi abitanti, ma quelli che sono rimasti cercano di animare e rallegrare il borgo il più possibile. Infatti si possono ammirare vicoli vivacizzati con piante e fiori; ci sono piccoli bar, ristoranti e bed and breakfast ben curati e simpatici gatti che rendono indimenticabile anche per i bambini la visita al suggestivo e piccolo borgo medievale.
Sono parecchi turisti che in ogni stagione vengono a movimentare le sue vie e le piazze dall’atmosfera surreale.
Un artigiano sta lavorando la creta e fa provare anche noi a manipolare la terra compatta. I bambini provano a riprodurre qualche animale.
Con i bambini scendiamo in stretti sentieri alla ricerca di qualche grotta, ma troviamo solo rovi e alcune stanze nella roccia che probabilmente sono dei ricoveri per gli attrezzi dei piccoli orti terrazzati li vicino. È una bella avventura quella di perlustrare il piccolo paese.
Bomarzo (VT)
Si prosegue per Bomarzo, situato a circa venti km da Viterbo. Parcheggio nel piazzale antistante l’ingresso del Parco dei mostri di Bomarzo. Lì i bambini si consolano a giocare a palla, a casella e a rincorrersi.
A proposito di Lazio io consiglio il bellissimo libro de “I bambini alla scoperta del Lazio”. Indicato anche per chi viaggia senza bambini.
4° giorno: Sacro Bosco di Bomarzo
Questo parco è chiamato Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, è un complesso monumentale in un parco naturale ornato da numerose sculture in basalto che ritraggono animali mitologici, divinità e mostri.
Lo stupore nel vedere i personaggi e le fantastiche creazioni e il percorso nel parco è proprio straordinario.
I bambini corrono alla ricerca di nuove sculture. Il parco è particolarmente affascinante per il verde e per sue grandissime sculture, in parte ricoperte da muschio, a forma di animali e grandi mascheroni. C’è pure una casetta pendente che sporge dalla roccia. Tutti ci si diverte nell’esplorazione della casa, delle varie sculture; i bambini si nascondono nella grande testa di pietra, la cui bocca spalancata ha un’altezza di due metri.
Questo fantastico parco è stato ideato nel XVI secolo. Tutte le creazioni sono opera di Pirro Ligorio che ha operato su incarico del Principe Pier Francesco Orsini che ha voluto realizzare un parco unico e incantevole. Ci è riuscito! Il divertimento per i bambini è assicurato, e anche per gli adulti.
Dal recinto vicino ai camper si possono osservare caprioli, daini e altri animali.
Viterbo
La città che vanta uno dei più vasti centri storici medievali d’Europa.
Parcheggio nel piazzale di via dei Romiti con camper service annesso. Passeggiata nell’affascinante centro storico, decorato e illuminato per le festività.
5° giorno: Viterbo – Terme Il Bagnaccio
Visita del centro storico, Palazzo dei Papi, con il loggiato, colonne e scalinate, e del duomo di San Lorenzo, patrono della città.
Sulla via per Marta, si trovano le terme Il Bagnaccio, distanti 36 km da Viterbo.
Qui si prova un grande piacere nell’immergersi nelle calde acque delle vasche. Una tappa da non perdere. Volendo una location più raffinata e con maggiori servizi si possono scegliere le terme private che si trovano a circa due chilometri di distanza.
Notte al parcheggio del Bagnaccio.
Toscana
6° giorno: Pitigliano.
Per un percorso di altri 35 km si arriva a Pitigliano. Il paese che sembra uscito dal presepio. Borgo antico arroccato in cima alla rupe. Parcheggiamo piuttosto distanti dal centro, dove c’è un parcheggio più ampio. In seguito visitiamo il caratteristico centro storico.
Le Vie Cave
In seguito scendiamo attraverso i sentieri fino ai piedi della roccia per visitare le Vie Cave dove si trovano anche gallerie scavate nel tufo dagli Etruschi. Qui sono presenti moltissime tombe di vari periodi e fatture.
A Pitigliano, Sorano e Sovana di Vie Cave ce ne sono per circa dodici chilometri. Leggiamo la guida che ci illustra il percorso; così ci facciamo una bella passeggiata visitando queste grotte e tombe ricche di storia. Davvero entusiasmante il posto. Per i bambini è sicuramente una piacevole e istruttiva escursione.
7° giorno: Pitigliano
Ci prendiamo il nostro tempo per giocare al parco, riposare, leggere sulle panchine vicino al parcheggio nell’attesa della notte di San Silvestro. C’è allegria durante tutta la serata, i bambini giocano, si rincorrono. Il frizzante capodanno si festeggia con brindisi e fantastici fuochi d’artificio sparati dalle mura.
8° giorno: Saturnia
Direzione Saturnia, che dista una mezz’oretta da Pitigliano; Si tratta di un percorso di circa 25 km di strade provinciali che serpeggiano tra le colline. Parcheggio in area di sosta poco sopra le cascatelle.
L’acqua delle terme completamente naturali sgorga a 37°, si può fare il bagno liberamente. Essendo immerse nella natura non ci sono gli spogliatoi. C’è chi arriva in accappatoio fino alle splendide vasche naturali. Sono in molti a non lasciarsi intimorire del freddo pur di immergersi nelle tiepide acque termali.
Infatti sono sempre meravigliose, da vedere e a da provare. Ci siamo consolati a crogiolarci nelle vasche, spettacolo di natura; a farci massaggiare le spalle dalle fantastiche cascatelle e a lasciarci galleggiare nell’acqua tiepida. I bambini si divertono a giocare con l’acqua, a nuotare, a pasticciare col fango.
Queste acque ospitano stranamente anche dei vermicelli e quindi ci si deve lavare bene una volta usciti.
9° giorno: Talamone
Da Saturnia in 60 km di strada non troppo comoda si arriva a Talamone. Parcheggio vicino al porto.
La leggenda dice che Telamone, l’eroe greco, sia atterrato in questo luogo sulla via del ritorno dalla Calabria e sia sepolto proprio sotto la fortezza, da qui il nome della località.
Grazioso paese di pescatori di origine etrusca. Passato sotto molte dominazioni, fortificato nel XIII secolo, oggi è soprattutto meta turistica. Le sue limpide acque, le grandi spiagge costeggiate dalla pineta richiamano ogni anno vacanzieri amanti della natura. Una piacevole passeggiata porta dal paese fino allo sperone di roccia rivolto al monte Argentario. Il mare è molto limpido e il paesaggio suggestivo rinfranca lo spirito.
Scegliamo una spiaggia lì vicino per svagarci un po’ e lasciare giocare liberamente i bambini.
Nel pomeriggio guardo la cartina in cerca di qualche posto caratteristico da visitare. Trovo Vinci, il luogo di nascita del famoso inventore toscano, Leonardo.
Passiano la notte nel parcheggio di Vinci vicino alla casa dell’artista.
10° giorno: Vinci
Di buon mattino visitiamo la casa natale del grande genio e scopriamo interessanti curiosità riguardo la sua infanzia, il suo modo di scrivere al contrario, alcuni suoi schizzi. In seguito facciamo un giretto al paese dove sono allestite diverse sue opere rappresentate da vari artisti. Qui si trova un interessante museo sempre a lui dedicato.
Poco più avanti ci siamo fermati per il visitare l’oleificio Montalbano, dove appunto vengono torchiate le olive ed estratto l’olio.
Il gestore gentilmente ci illustra le varie fasi della lavorazione, fino all’estrazione dell’olio, i tipi di olio che si possono trovare in commercio e le caratteristiche dei nomi.
Un signore sta aspettando l’olio delle olive che ha appena portato. Vedendo i bambini incuriositi dai macchinari, inizia a chiacchierare con noi. Alla fine ci regala una bottiglia del suo olio appena estratto. Sorpresa dal suo gesto corro al camper a prendere un vasetto di miele prodotto da mio padre e glielo regalo a mia volta. Così restiamo felici entrambi!
Ci rallegrano questi episodi. Ce ne sono accaduti di simili anche nei nostri viaggi all’estero. Come ogni volta il viaggio ci aiuta nell’apertura mentale, ci dà felicità e ci fa anche conoscere persone di cuore.
Con questa bella esperienza si conclude la nostra vacanza.
In viaggio verso casa chiedo ai bambini cosa gli sia piaciuto di più di quella vacanza; loro si mettono un po’ a pensare… “Stare con i nostri amici, il ponte di Civita, il parco di Bomarzo, il Capodanno a Pitigliano, la passeggiata nelle tombe etrusche…”.
Così si impara! Viaggiando. Mamma, felice.
Qui un altro itinerario in Toscana, in camper, con i bambini. Questa volta in estate.
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